Dante e l’eredità dei classici

Le Letture Classensi 2022/23 a cura di Stefano Carrai, prendono in esame il rapporto che Dante ebbe con gli autori della latinità aurea, letti dal poeta di prima mano e con grande passione. Il saggio di Carrai mette in rilievo come alcune storie e personaggi della mitologia classica, attraverso la mediazione della letteratura latina, siano stati particolarmente familiari a Dante e fecondi di suggerimenti importanti per la sua opera di scrittore. La ricerca si completa con gli approfondimenti di Giorgio Inglese, Paolo Falzone, Sonia Gentili e Sara Calculli, che affrontano alcuni aspetti di tale dinamica testuale. Dai loro saggi emerge soprattutto l’idea che il poeta ebbe della poesia latina e di quegli autori di cui egli si considerava erede, nella prospettiva di un classicismo gotico che poco ha a che vedere con ciò che sarà l’umanesimo. I poeti chiamati in causa per un confronto più o meno ravvicinato servono da reagenti, in questi scritti, per capire meglio quale fosse il modello poetico che essi proposero a Dante e come, su quella base, egli si forgiò una propria poetica classicistica, ben diversa da quella che sarebbe stata di lì a poco di Petrarca, e non di meno destinata ad influire sulle opere dei poeti futuri dell’Italia e del mondo intero

Biblioteca Classense / Sala Dantesca
Sabato 20 maggio – ore 15 *EVENTO ANNULLATO*

Incontro conclusivo e presentazione del volume n. 51 Dante e l’eredità dei classici a cura di Stefano Carrai (Ravenna, Longo Editore, 2023)
Introduce Stefano Carrai Interventi di Sara Calculli, Paolo Falzone e Giorgio Inglese Coordina Sebastiana Nobili.

Ingresso libero

Info: 0544.482116segreteriaclas@comune.ra.it