Caricature di un Bauhäusler sulla Repubblica di Weimar

Biblioteca Classense / Manica lunga
24 gennaio – 4 febbraio

ORARI
da martedì a venerdì dalle 16 alle 18
Sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
Chiuso lunedì e festivi
Ingresso libero

Inaugurazione sabato 21 gennaio ore 16

L’Acit con il patrocinio del Comune di Ravenna e in collaborazione con l’Istituzione Biblioteca Classense promuove una mostra dedicata alle caricature dell’artista polacco di origini ebraiche Jechesekiel David Kirszenbaum.

Le tavole sono realizzate dalla Volkshochschule di Weimar con il sostegno del Goethe Institut.

Evento organizzato nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria.

La mostra si concentra sui temi e problemi della prima democrazia in Germania, tuttora attuali. Tali caricature hanno catturato lo Zeitgeist della Repubblica di Weimar ritraendo con spirito critico mercanti senza scrupoli che accumulano profitti con affari di dubbia natura, episodi di corruzione in politica e di mancata parità dei diritti per le donne o il crescente antisemitismo: argomenti che non hanno perso la loro rilevanza nel dibattito politico.

Jecheskiel David Kirszenbaum (1900-1954) fu un artista polacco di origini ebraiche che visse dal 1920 al 1933 in Germania: un emblematico esempio di artista ostracizzato e dimenticato che rappresenta una generazione di artisti costretta a lasciare l’Europa orientale a causa di un ambiente sempre più ostile. Ha studiato alla Bauhaus di Weimar nella metà degli anni ’20 con Paul Klee, Wassily Kandinsky e Lyonel Feininger e fu spesso paragonato a Marc Chagall in termini di qualità artistica.
Nel 1926, in qualità di pittore e caricaturista, si inserì nella libera scena artistica di sinistra di Berlino, dove si guadagnava da vivere con caricature per riviste satiriche. Divenne uno dei più importanti caricaturisti della stampa tedesca con il suo soprannome Duwdiwani (espressione ebraica per ciliegio).

Nel 1933, Kirszenbaum insieme alla moglie Helma Helene fuggì dai nazisti e si rifugiò a Parigi dove divenne membro della “École de Paris”. Successivamente, internati entrambi in campi diversi, Kirszenbaum riuscì a fuggire, mentre la moglie morì ad Auschwitz.
Circa seicento opere di Kirszenbaum furono distrutte dai nazisti durante l’occupazione della Francia. Il suo lavoro ha potuto essere salvato dall’oblio solo grazie al pronipote Nathan Diament, il quale si è impegnato a ripristinare l’eredità dell’artista.

Info: 0544.482112segreteriaclas@comune.ra.it