La Sala Dantesca a dicembre liberamente visitabile ogni sabato dalle 10 alle 13

Dal 2 dicembre e per tutto il mese la Sala Dantesca della Biblioteca Classense è aperta al pubblico ogni sabato dalle 10 alle 13. Grazie all’accordo con l’Associazione Volontari Aclisti Odv di Ravenna, infatti, la Sala Dantesca, che dal 2017 è visitabile su richiesta negli orari di apertura della biblioteca, amplia la sua fruibilità rimanendo aperta continuativamente tutti i sabati mattina. La collaborazione tra l’Istituzione Biblioteca Classense e le volontarie e i volontari Aclisti, che dura da anni e garantisce una miglior fruizione in particolare degli eventi espositivi che si svolgono in biblioteca, si arricchisce di questo ulteriore servizio.
La Sala Dantesca fu edificata nel 1580 come refettorio monastico e venne usata a tale scopo fino al 1798, anno della soppressione del monastero e della cacciata dei monaci. Al suo interno possiamo ammirare ancora oggi lo splendido dipinto “Le nozze di Cana” di Luca Longhi e gli affreschi sul soffitto, opera di Luca e del figlio Francesco, che accolgono visitatori e visitatrici in uno spazio memorabile, arricchito dagli stalli lignei e dal monumentale pergamo settecentesco dal quale un monaco lettore, un tempo, leggeva ai confratelli intenti a prendere i pasti.
Il refettorio divenne nel 1920 Sala Dantesca, o per essere più precisi “Sala di Dante” (questa la denominazione ufficiale): in quell’anno Benedetto Croce, ministro della Pubblica istruzione, vi inaugurò le celebrazioni nazionali per il sesto centenario della morte del Poeta e la comunità ravennate scelse di dedicare lo spazio alle letture pubbliche e solenni delle opere dantesche, oltre che a conferenze ed eventi che continuano ancora oggi.