Rassegna letteraria

Scritture di Frontiera è un progetto di ScrittuRa festival realizzato grazie all’Assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna per “territori comuni”. La rassegna a cura di Matteo Cavezzali è realizzata in convenzione con il Comune di Ravenna con la collaborazione dell’Istituzione Biblioteca Classense e la Libreria Dante di Longo.
Tutti gli incontri si svolgeranno in Sala Muratori alle ore 18.
Ingresso gratuito

Mercoledì 15 marzo
Egidio Ivetic “Il grande racconto del Mediterraneo” (Il Mulino) e “Est/Ovest” (Il Mulino)
«…il Mediterraneo è un crocevia antichissimo. Da millenni tutto vi confluisce, complicandone e arricchendone la storia» Fernand Braudel Il Mediterraneo è il cuore incandescente di un unico vitale continente afro-euro-asiatico, l’epicentro della grande storia che qui transita e da qui scaturisce, il luogo in cui si è concentrato per alcuni millenni il mondo immaginabile. Come comprendere quella straordinaria «pianura fluida» che è il Mare Nostrum?
Egidio Ivetic è docente di Storia moderna, Storia dell’Europa orientale e Storia del Mediterraneo all’Università di Padova.

Mercoledì 29 marzo
Annalisa Camilli “Un giorno senza fine. Storie dall’Ucraina in guerra” (Ponte alle Grazie)
Il 24 febbraio 2022, la Federazione Russa invade l’Ucraina. All’improvviso l’Europa si risveglia in guerra. Si scontrano due Stati già in conflitto da otto anni, anche se tutti sembravano averlo dimenticato. Torna il fantasma della guerra fredda e il timore di un’escalation nucleare globale. La guerra viene subito raccontata in diretta da migliaia di giornalisti di tutto il mondo, ma l’opinione pubblica è travolta da analisi geopolitiche, violenti scontri di opinione e contrapposizioni ideologiche, che si concentrano più sull’opportunità dell’invio di armi e del sostegno a Kiev che sulla situazione sul campo e le sue conseguenze.
Annalisa Camilli è inviata di guerra e giornalista di Internazionale.

Mercoledì 5 aprile
Guido Barbujani “Sono razzista, ma sto cercando di smettere” (Laterza) e “Come eravamo” (Laterza)
Niente razze, ma molto razzismo. Niente razze, ma molte differenze, scritte un po’ nel nostro DNA. E moltissimo nella nostra cultura, nei tanti luoghi comuni dove andiamo a inciampare ogni giorno, nei pregiudizi che ci guidano attraverso le piccole e grandi vicende della vita e che ci portano a subire, dire, fare o semplicemente pensare cose razziste.
Guido Barbujani è uno dei più importanti genetisti d’Europa.