scritture di frontiera 2020

Rassegna letteraria

Torna Scritture di Frontiera la rassegna di ScrittuRa festival e l’Assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna curata da Matteo Cavezzali per discutere con grandi autori, autrici e intellettuali di come sta cambiano il mondo. La rassegna è realizzata in convenzione con il Comune di Ravenna  e grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Libreria Dante di Longo.

Tutti gli incontri si svolgeranno di mercoledì, alle 18, alla Biblioteca Classense (salvo dove specificato diversamente).

Biblioteca Classense / Sala Dantesca via Baccarini,1

Mercoledì 11 marzo ore 15.30
Dacia Maraini
Autrice di romanzi, racconti e saggi è tradotta in oltre venti paesi. Durante la seconda guerra mondiale fu internata in un campo di concentramento in Giappone, dove viveva con la famiglia. Poi viaggiò attorno al mondo assieme al compagno Alberto Moravia, riscoprendo il valore della diversità. Molte le opere fondamentali della Maraini: “La lunga vita di Marianna Ucrìa”, “Bagheria”, “Corpo felice”. I grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell’infanzia sono da sempre al centro del suo lavoro.

Mercoledì 18 marzo alle 18
Esperance Hakuzwimana Ripanti
E’ una delle più promettenti nuove intellettuali di seconda generazione. L’afroitaliana nata in Ruanda negli anni del genocidio ha scritto “E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana” (People).

Sabato 21 marzo ore 18 presso Mercato Coperto
Catherine Lacey
L’autrice americana che si è fatta notare come una delle voci più innovative della nuova letteratura d’oltre oceano, partendo dal suo ultimo romanzo “A me puoi dirlo” (SUR)  parlerà della letteratura americana ai tempi di Trump con Martina Testa, intellettuale, traduttrice ed esperta di letteratura americana.

Mercoledì 1 aprile ore 18
Domenico Quirico
Giornalista, inviato de La Stampa, parlerà de “La sconfitta dell’occidente” (Neri Pozza). Tra i governi e il ceto politico dell’Occidente, emerge con chiarezza l’incapacità di affrontare il nuovo tipo di violenza organizzata del Ventunesimo secolo, in cui la distinzione tra guerra, crimine organizzato e violazione dei diritti umani contro le persone singole si è diluita e spenta.

Al programma potranno aggiungersi altre date, segui la pagina facebook della rassegna Il tempo ritrovato per eventuali variazioni di programma.