Rassegna Scritture di frontiera

Rassegna letteraria

Per Dante, esule e straniero
“Indi partissi povero e vetusto; / e se ‘l mondo sapesse il cor ch’elli ebbe / mendicando sua vita a frusto a frusto, / assai lo loda, e più lo loderebbe” Paradiso , canto VI

Scritture di Frontiera è un progetto di ScrittuRa festival realizzato grazie all’Assessorato all’Immigrazione e all’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e Istituzione Biblioteca Classense nell’ambito delle celebrazioni Dantesche previste per i 700 anni. La rassegna a cura di Matteo Cavezzali è realizzata in convenzione con il Comune di Ravenna e grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Libreria Dante di Longo.
Tutti gli incontri si svolgeranno il sabato alle ore 11 nel chiostro della Biblioteca Classense (in caso di maltempo gli incontri si terranno in Sala Dantesca).
Ingresso gratuito, in ottemperanza ai protocolli anti Covid-19, l’ingresso è esclusivamente su prenotazione. Prenotazione ticket online su Eventbrite.

Sabato 19 settembre ore 11
Roberto Keller  “Lezione di letteratura di confine: dalla terra di nessuno alla terra delle storie”
Direttore della casa editrice Keller, punto di riferimento in Italia per la letteratura mitteleuropea, è particolarmente attento alle tematiche dei confini.
«I confini» – per Keller – «non sono semplici linee su una mappa, non sono sempre muri insuperabili e nemmeno valichi in cui ci si muove tra due realtà completamente diverse tra loro. Assomigliano più ai fiumi che portano con sé qualcosa di tutti i luoghi che hanno attraversato. Sono luoghi in cui le lingue si ribellano alle convenzioni, in cui ci sono dialoghi e frizioni, a volte ferite che durano decenni… Ma sono anche un nervature profonde e antiche lungo le quali si muovono energie, storie, luci e ombre».

Sabato 26 settembre ore 11
Elvis Malaj “Il mare è rotondo”
Elvis Malaj è nato a Malësi e Madhe (Albania) nel 1990. A quindici anni si è trasferito ad Alessandria con la famiglia. Oggi vive e lavora a Belluno. A ottobre 2017 è uscita la sua prima racconta di racconti Dal tuo terrazzo si vede casa mia (Racconti edizioni). Il suo primo romanzo, Il mare è rotondo, è uscito nel maggio del 2020 per Rizzoli ed è stato candidato al Premio Strega. Quella tra Ujkan – il protagonista del romanzo – e l’Italia è una relazione complicata. Andarci è sempre stato lo scopo della sua vita, ma il motivo non se lo ricorda più. Quando aveva undici anni aveva provato a raggiungerla mescolandosi ai profughi kosovari, ma sua madre era riuscita a scovarlo un attimo prima che s’imbarcasse.

Sabato 3 ottobre ore 11
Dacia Maraini “Si va via per tornare, la lunga vita di Dacia”
Un incontro in cui ripercorrendo i suoi libri racconterà la sua vita. Nel ‘43 il governo giapponese, in base al patto d’alleanza cha ha stipulato con Italia e Germania, chiede ai coniugi Maraini di firmare l’adesione alla Repubblica di Salò. Poiché i due rifiutano, vengono internati insieme alle tre figlie in un campo di concentramento a Tokyo.
Lì patiscono due anni di estrema fame e vengono liberati, soltanto a guerra finita, dagli americani. Poi viaggiò attorno al mondo assieme al compagno Alberto Moravia, riscoprendo il valore della diversità. Molte le opere fondamentali della Maraini: “La lunga vita di Marianna Ucrìa”, “Bagheria”, “Corpo felice”. I grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell’infanzia sono da sempre al centro del suo lavoro.