L’ingegnere capo del Comune di Ravenna fra le bonifiche del territorio e i lavori alla tomba di Dante

Cenni biografici

1832: nasce a Faenza

1855: si laurea in ingegneria a Roma ed inizia a lavorare per il Real Genio Civile di Ravenna. In questo ruolo si occupa di progettare un comodo accesso alla cittadina di Russi abbattendo la porta vecchia e una nuova torre dell’orologio, ancora esistente, terminata solo nel 1868

1859: sposa Marietta Bassi, cugina di Giuseppe Rava

1863: inizia a lavorare per il Comune di Ravenna in qualità di ingegnere capo

1864: inizia progettare lo spazio attorno alla nuova darsena di città progettando gli edifici della dogana che concludono il lungo fronte dei magazzini settecenteschi progettati da Antonio Farini e Camillo Morigia

1865: si occupa dei lavori nella zona attorno alla tomba di Dante in occasione delle celebrazioni per il sesto centenario della nascita del Poeta che porteranno alla scoperta delle ossa; stenderà la prima relazione sul rinvenimento

1865-1867: progetta i viali di accesso alla stazione ferroviaria, come viale Pallavicino e l’attuale viale Farini

1871-1873: progetta i giardini pubblici nell’area davanti alla stazione ferroviaria

1873: si occupa della gestione delle pinete divenute di proprietà comunale

1878: progetta il nuovo cimitero monumentale di Ravenna; sempre nello stesso anno progetta gli apparati e le scenografie per le feste nazionali, svoltesi a Ravenna, in onore di Luigi Carlo Farini

1889: è fra i fondatori del Consorzio agrario cooperativo di Ravenna di cui sarà presidente

1908: 31 dicembre morte

1876 Discorso dell'architettura del cinquecento
1876 Discorso dell'architettura del cinquecento

Si tratta della pubblicazione del discorso che Romolo Conti pronunciò il giorno 8 luglio 1875 all’annuale solenne distribuzione dei premi ed esposizione per il 1875 all’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
I premi furono distribuiti dal commendatore Luigi Berti, prefetto della provincia.
Quell’anno fra i premiati ci furono per la Scuola di Pittura di Disegno di Figura con tema Il Mosè di Michelangelo in San Pietro in Vincoli a Roma disegnato a matita e preso dalla fotografia, Alessandro Azzaroni e Vittorio Guaccimanni (per il Liceo Convitto).
Per la Scuola di scultura per la Figura con il tema Il gladiatore combattente tradotto in bassorilievo risultò vincitore Gaetano Zirardini.
Per la Scuola elementare di Architettura e di Ornato sul tema Trabeazione dorica vinse Bartolo Nigrisoli, il futuro chirurgo, che risultò vincitore anche per la classe di Ornato sul tema Un cespo di foglie disegnato a contorno.
Sempre nel 1875 furono esposte le opere di Arturo Moradei, Corrado Ricci e Alessandro Massarenti.
Fra gli accademici nominati per merito ci fu Romolo Conti. L’ingegnere fu poi rappresentante del Comune di Ravenna nel Collegio accademico dal 1880 al 24 gennaio 1884, quando fu sostituito con Emilio Rosetti ingegnere capo del Genio Civile.
Dal 15 novembre del 1883 era infatti divenuto Segretario dell’Accademia, sostituendo l’ingegnere Filippo Lanciani.
Il discorso di Romolo Conti Della architettura del Cinquecento rispetto ai bisogni della società moderna è proposto nell’esemplare monografico tratto dagli Atti dell’Accademia.

1899 Discorso in occasione della premiazione fatta ai coloni
1899 Discorso in occasione della premiazione fatta ai coloni
1900 L'organizzazione delle forze agrarie
1900 L'organizzazione delle forze agrarie
1900 Una risposta alla benemerita Società degli agricoltori
1900 Una risposta alla benemerita Società degli agricoltori
1905 Recente progresso agricolo in Romagna
1905 Recente progresso agricolo in Romagna
1900 Cenni biografici su Alfredo Baccarini
1900 Cenni biografici su Alfredo Baccarini
Romolo Conti, Per le faustissime nozze del nobile signore marchese Francesco Rafaelli di Cingoli e Giustina Benedetti di Spoleto, Aurelia Gessi vedova Ginnasi unitamente ai figli Luigi e Giuseppe con sincera congratulazione di affetto offre il seguente: sonetto, Faenza, per Angelo Marabini, 1855. (Biblioteca Manfrediana Faenza)

Romolo Conti, Per le faustissime nozze del nobile signore marchese Francesco Rafaelli di Cingoli e Giustina Benedetti di Spoleto, Aurelia Gessi vedova Ginnasi unitamente ai figli Luigi e Giuseppe con sincera congratulazione di affetto offre il seguente: sonetto, Faenza, per Angelo Marabini, 1855.
(Biblioteca Manfrediana Faenza)

Filippo Lanzoni, La primavera del 1859 quando la gentile donzella Marietta Bassi giurava fede all'eccellentissimo signore d.r Romolo Conti ingegnere, Giuseppe Rava cugino alla sposa dava segno di giubilo nel seguente sonetto: La donna saggia, Faenza, Angelo Marabini e figlio, 1859 (Biblioteca Manfrediana Faenza)
Filippo Lanzoni, La primavera del 1859 quando la gentile donzella Marietta Bassi giurava fede all’eccellentissimo signore d.r Romolo Conti ingegnere, Giuseppe Rava cugino alla sposa dava segno di giubilo nel seguente sonetto: La donna saggia, Faenza, Angelo Marabini e figlio, 1859
(Biblioteca Manfrediana Faenza)
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