Presentazione del volume di Alfredo Serrai
La bibliografia come febbre di conoscenza
Una conversazione con Marco Menato e Simone Volpato (Biblohaus, 2015)

Biblioteca Classense / Sala Muratori
Via Baccarini, 5

Giovedì 12 maggio 2016
ore 17.30

Intervengono:
Marco Menato, direttore della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia e Simone Volpato, libraio antiquario.

Sarà presente l’autore

I depositi dei documenti, biblioteche o archivi, si oppongono alla decadenza, sfidano la morte, conservando qualcosa che, pur essenzialmente fuggevole e transitorio, diventa imperituro; si tratta dei prodotti del pensiero, dei frutti della mente, delle espressioni dello spirito e dell’anima.
Proprio dalla supremazia sulla caducità dell’uomo derivano la potenza ed il fascino delle biblioteche; in quanto ponte fra le generazioni esse rappresentano l’usbergo contro la mortalità
ed il dissolvimento degli individui. L’uomo è mortale, le biblioteche sono la garanzia dell’immortalità. Indipendentemente dal valore che il libro e la scrittura hanno per le religioni rivelate, c’è qualcosa di divino nelle biblioteche, anche per gli atei. Al loro interno rivivono e si
riascoltano le voci di coloro i cui atomi corporei sono ormai dispersi da tempo.
Alfredo Serrai, oltre ad una carriera direttoriale nelle maggiori biblioteche storiche romane, ha insegnato per decenni bibliografia, biblioteconomia e storia delle biblioteche nella Università
di Roma “La Sapienza”. Autore di una cinquantina di volumi di ricerche e di studi, fra i quali i tredici della grande Storia della bibliografia, che non ha uguali né per ampiezza né per innovatività
teoretica e storica.