Vescovo e inquisitore al culmine dell’età post-tridentina
Presentazione del libro di Alessandro Bazzocchi (Carta bianca Editore, Faenza, 2016)

Biblioteca Classense / Sala Muratori
Via Baccarini, 5

Giovedì 1 dicembre
ore 17.00

Introduce Angelo Turchini,
Università di Bologna

Sarà presente l’autore

Il libro è l’esito di una ricerca condotta sulla figura del cardinal Agostino Galamini (1552-1639), dell’Ordine dei Domenicani e nativo di Brisighella. Lo studio si è avvalso di nutrita documentazione d’archivio conservata non solo presso le istituzioni e i dicasteri vaticani, ma anche all’interno della sezione Fondi Antichi della Biblioteca Classense di Ravenna. Tra questi, il Manoscritto n. 648, composto quasi integralmente da documenti originali emessi dalla cancelleria pontificia o prodotti da Galamini durante il suo ufficio d’inquisitore centrale e periferico. Nell’insieme essi arricchiscono la conoscenza di vari aspetti della storia politica, culturale e religiosa dell’Europa della prima età moderna. Il volume illustra, inoltre, il rilevante contributo dato dal personaggio alla causa della riforma della Chiesa cattolica, degli ordini religiosi, dell’Inquisizione romana. Col suo lavoro di inquisitore Galamini trattò, sia direttamente che indirettamente, casi tra i più celebri del periodo, come quelli Campanella e Galileo, assumendo inoltre importanti provvedimenti intesi ad un rafforzamento degli apparati di governo dello Stato pontificio, in seguito imitati dal potere centrale dello stato in atto nel resto del continente.

Alessandro Bazzocchi si è laureato in Papirologia presso l’Università di Bologna nel 2004 con una tesi sugli scribi dell’Egitto romano.  Nel 2008, presso l’allora Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna, ha quindi conseguito il dottorato di ricerca in Storia romana, con una tesi sui rapporti tra esercito e società in Aemilia tra principato e Tarda antichità. Successivamente ha esteso i propri interessi di ricerca all’età tardo-medievale e moderna, occupandosi della storia religiosa, sociale, politica e militare italiana ed europea, con particolare attenzione al periodo compreso tra il XVI e il XVII secolo. Tiene periodicamente conferenze sul patrimonio monumentale e documentario d’età romana e moderna della città di Ravenna, ed ha all’attivo articoli, traduzioni e monografie relativi ai summenzionati periodi e temi d’indagine storica.

Attualmente è membro del comitato scientifico della Fondazione La Memoria Storica di Brisighella – i Naldi. Gli Spada e collabora con le riviste: Felix Ravenna, Ravenna Arte e Storia, Libro Aperto, Rivista di Studi Militari e Memorie Domenicane.