progettare laboratori e percorsi a scuola

La biblioteca Classense ospita venerdì 11 e giovedì 17 novembre due incontri di formazione con Federica Buglioni, autrice di libri sul cibo e sulla natura, vincitrice del Premio Andersen 2022 (categoria Protagonista della cultura per l’infanzia) https://www.federicabuglioni.it/

Il primo incontro, L’altra strada, si svolgerà online venerdì 11 novembre alle ore 17.00 e avrà come argomento il laboratorio come strumento didattico

L’altra strada: il laboratorio
Benché sul potenziale educativo delle attività laboratoriali esista una vasta letteratura pedagogica, a scuola il laboratorio occupa ancora uno spazio marginale, raro diversivo rispetto ai consueti modi di imparare e insegnare. Ed è un peccato, perché i laboratori sono facili da progettare e realizzare e arricchiscono enormemente il lavoro educativo.

L’incontro fornisce risposte a domande grandi e piccole, teoriche e pratiche. Tra queste:
Cos’è un laboratorio? È uno spazio fisico o mentale?
Quali sono i suoi obiettivi educativi e i suoi benefici?
Come si progetta?
Quali sono gli errori da non commettere?
Conta di più il viaggio o la meta, il percorso o il risultato?
Come si allestisce un laboratorio esplorativo, scientifico, creativo?
Come si scelgono i materiali?
Qual è il compito dell’adulto: osservare, dirigere, correggere?
E soprattutto: alla fine, chi pulisce?

Il secondo incontro, Alberi da mangiare, si svolgerà in presenza a Casa Vignuzzi giovedì 17 novembre alle ore 17.00 e tratterà di natura e cibo.

Alberi da mangiare: costruire percorsi interdisciplinari
A seconda del punto di osservazione che adottiamo, gli alberi ci appaiono in modo diverso. C’è chi ne coglie la bellezza, chi l’utilità e chi si sofferma sul loro valore ambientale, culturale, economico. La somma di sguardi, con i bambini, può diventare un vero e proprio approccio alla ricerca e all’apprendimento, un approccio – multidisciplinare – che si fonda su una domanda semplice: non solo “cos’è?” ma anche “cos’altro è?”

Da cosa si parte? Dal cibo nel piatto. Una mela, un grappolo d’uva, un cucchiaio di olio o perfino la famosa crema spalmabile a base di nocciole e cacao sono ideali punti di partenza per progettare percorsi di osservazione e ricerca grazie ai quali, a poco a poco, possiamo divertirci a vestire i panni dello storico, del botanico, del chimico, del collezionista di leggende e, così facendo, comporre ritratti ricchi e articolati delle piante da cui dipende la nostra stessa sopravvivenza.

I laboratori sono rivolti alle insegnanti e agli insegnanti della scuola primaria, per informazioni scrivere a fferruzzi@comune.ravenna.it