Locandina per gli eventi danteschi

“Quel mare al qual tutto si move”. Culture e paesaggi mediterranei

Biblioteca Classense / Sala Dantesca
Martedì 12-19-26 ottobre – ore 17.30

Grazie al fortunato connubio di temi danteschi e declinazioni storiche e contemporanee, le conversazioni dantesche riuniscono un vasto pubblico di appassionati e studenti. I curatori Sebastiana Nobili e Luigi Canetti incentrano il ciclo proposto annualmente su temi ricorrenti nell’opera dantesca connesse allargando il campo dalla critica e dalla filologia dantesca a più vasti interessi di tipo antropologico, storico-artistico, di storia del costume e delle idee e di cultura materiale.

«La scienza del mare è studio di rotte e correnti, analisi chimica del tasso di salinità e rilievo stratigrafico […], misurazione di temperature e di venti; essa è tuttavia anche storia di naufragi e mito di sirene, galeoni affondati e Leviatani primordiali; amnios originario dell’umanità e culla di civiltà, la forma greca che nasce perfetta dal mare come Afrodite, la grande prova dell’anima di cui parla Musil, l’incontro col simbolo dell’eterno e della persuasione ossia della vita che riluce nel suo puro presente incorruttibile, nella sua pienezza di significato. Il più grande romanzo di formazione, la più grande storia dell’individuo che si avventura nel mondo e ritorna a casa ossia a sé stesso, e cioè l’Odissea, non è immaginabile senza il mare. Ma quel mare, il Mediterraneo, è anche il grembo della nostra storia, della nostra civiltà».
Così scriveva Claudio Magris nella sua «Prefazione» a Breviario mediterraneo di Predrag Matvejević (1991). E benché Platone, in un celebre passo del Fedone (109b), scrivesse che intorno a questa piccola parte della terra «abitiamo come formiche o rane intorno a una palude», il Mediterraneo è il più grande mare interno del mondo. Per millenni, questo “lago salato” restò in gran parte inesplorato, ma fin dall’Antichità gli uomini ne costeggiarono le sponde e lo attraversarono in ogni direzione. Il “mare fra le terre”, il mare nostrum dei Romani, è sempre stato un prodigioso crocevia di popoli e culture, di religioni e di merci; la piattaforma girevole degli scambi e dei conflitti che uniscono e dividono l’Asia, l’Africa e l’Europa. Teatro di nuovi flussi migratori, e fucina dei grandi nodi geopolitici e ambientali del mondo contemporaneo, l’attuale congiuntura storica ha riportato l’area mediterranea al centro delle principali dinamiche economiche, sociali, politiche e strategiche come non era più avvenuto dai tempi che precedettero le grandi scoperte geografiche.

GLI INCONTRI

12 ottobre: Roberta Morosini intervistata da Nicolò Maldina
Il Mediterraneo. crocevia di narrazioni e culture nel Medioevo europeo, fra Dante, Petrarca e Boccaccio, è vero e proprio spazio privilegiato della celebrazione dell’ingegno e dell’operosità umana e della letteratura che li narra. Il mare nostrum è uno luogo fantastico, popolato da mostri e sirene, ma anche uno scenario umano, che narra la storia di uomini e donne che lo hanno attraversato.

19 ottobre: Luigi Mascilli Migliorini intervistato Michele Marchi
Lo spazio geografico e politico del Mediterraneo in età e moderna e contemporanea si può leggere attraverso le vicende concrete che ci parlano di realtà molteplici che si muovono dentro ai grandi blocchi dell’Europa e dell’Islam, li erodono e finiscono col restituire ad essi un senso storico e non ideologico; in un rapporto mai interrotto, anzi continuamente in divenire, tra il Mediterraneo e il sistema-mondo.

26 ottobre: Claudia Gili intervistata da Laura Airolodi curatori del ciclo Luigi Canetti e Sebastiana Nobili
Il Mediterraneo con oltre 17.000 specie, è una delle aree del Pianeta con la maggiore biodiversità. La storia, l’evoluzione delle sue principali comunità biologiche; gli ecosistemi più rappresentativi e le specie che meglio identificano questi ecosistemi, con le lo loro peculiarità offrono una riflessione profonda sull’origine e l’evoluzione di una delle più straordinarie forme di vita quale è il mare.

PER PARTECIPARE
Ingresso libero
Prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni: 0544482227promozioneculturale@comune.ra.it
Anche in streaming su Facebook – RavennaperDante e vivadante.it
A cura del Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna e del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna