Presentazione del volume

Biblioteca Classense / Sala Muratori
Sabato 3 febbraio – ore 17.30

Nel 1517, con la pubblicazione delle tesi di Wittenberg, Lutero diede avvio alla Riforma protestante.

Adriano Prosperi, 500 anni dopo, ha pubblicato uno studio sul monaco sassone che ne segue gli anni giovanili fino alla scomunica, alla messa al bando dell’Impero, al ritiro nel castello di Wartburg e all’avvio della traduzione della Bibbia in tedesco.

Si tratta insomma del Lutero ancora cattolico, lontano dal voler abbattere la Chiesa Cattolica, un “rivoluzionario” cui spetta, in ultimo, «il merito della scoperta della libertà come vero orizzonte del cristianesimo europeo».

Dalla viva voce del professor Prosperi ascolteremo lo straordinario racconto di una vita rivoluzionaria, perché a Lutero spetta, in ultimo, «il merito della scoperta della libertà come vero orizzonte del cristianesimo europeo».

Adriano Prosperi (Cerreto Guidi, 1939), si è formato presso l’Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, dove è stato allievo di Armando Saitta e Delio Cantimori. Ha insegnato Storia moderna presso l’Università della Calabria, l’Università di Bologna, l’Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore. Membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, i suoi principali interessi di studio hanno riguardato la storia dell’Inquisizione romana, la storia dei movimenti ereticali nell’Italia del Cinquecento, la storia delle culture e delle mentalità tra Medioevo ed età moderna.
Tra le sue opere ricordiamo: “Giochi di pazienza. Un seminario sul «Beneficio di Cristo»” (1975), “Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari” (1996), “Storia moderna e contemporanea” (2000), “L’ eresia del libro grande. Storia di Giorgio Siculo e della sua setta” (2000), “Dare l’anima. Storia di un infanticidio” (2005), “Delitto e perdono” (2013),” La vocazione. Storie di gesuiti tra Cinquecento e Seicento” (2016).
Ha scritto per le pagine culturali del Corriere della Sera, de Il Sole 24 ORE e de la Repubblica».